lunedì 27 giugno 2011

Abbinamento Cibo-Vino : Seconda Parte

Nella precedente discussione avevamo affrontato l’abbinamento cibo-vino relativo ad aperitivi,antipasti e primi piatti.Continuiamo il nostro percorso d'abbinamento con i piatti che seguono.

Piatti di pesce
Le varietà di pesce sono tantissime e le proposte che la cucina offre per cucinarli sono infinite, dalla semplice lessatura o cottura a vapore, ai saporiti arrosti ai fragranti fritti. E allora gli abbinamenti anche potranno variare da un bianco delicato per i pesci in bianco,come ad esempio un Gavi,a un vino di maggior struttura e intensità di fronte a fritti e arrosti; alcune preparazioni come zuppe e brodetti, e alcuni pesci particolarmente grassi si accompagnano bene a vini rossi giovani, fragranti, poco tannici,o in alternativa rosati come cerasuolo e chiaretto.
Piatto
Vino
Frutti di mare crudi Bianchi aromatici
Frutti di mare cotti Bianchi non troppo secchi e fruttati
Pesci alla griglia e fritture Bianco secco di carattere o rosato leggero
Pesci al cartcoccio e in umido Rosato di medio corpo
Zuppe di pesce e brodetti Rosato di buon corpo o rosso giovane e beverino
Pesce bollito con maionese Bianco secco morbido

Piatti di carne
Con le carni bianche, vitello, pollame, ben si sposano vini bianchi di buona struttura e maturità o vini rossi, di buona struttura ma piuttosto giovani,come Schiava e Dolcetto d’Alba; per quello che viene detto il pollame nobile, anatra, piccione, faraona, ecc., si consiglia l’abbinamento con vini rossi di buon corpo e grande bouquet,spaziando per l’abbinamento a seconda del tipo di preparazione,quindi da un chianti classico ad un Montepulciano d’Abruzzo; con arrosti o stufati di carni rosse e cacciagione è buona regola abbinare vini rossi nobili, di grande struttura anche invecchiati a lungo,come ad esempio Barolo,Brunello ed Amarone.
Piatto
Vino
Carni bianche di pollo Bianco secco di carattere o rosato
Carni di coniglio Rosso moderatamente giovane, leggero di corpo e fresco
Carne di vitello Rosso giovane leggero
Carne di agnello Rosso secco di medio corpo
Carne di maiale Rosso secco di medio corpo
Fegato e rognone Rosso di buon corpo
Carni rosse alla griglia Rosso vigoroso a medio invecchiamento
Carni rosse in umido Rosso a medio invecchiamento anche vivace
Stracotti di carni rosse Rosso di buona stoffa e invecchiamento
Bolliti misti e salumi cotti Rosso giovane e generoso anche vivace
Piccola cacciagione Rosso di buon invecchiamento e corpo
Cacciagione a piuma Rosso di buon invecchiamento e struttura
Cacciagione a pelo Grande rosso di eccellente armonia

Funghi
Nelle preparazioni a crudo, come le insalate di ovoli o porcini, andranno bene vini bianchi tranquilli o frizzanti. Se accompagnati con carne con o senza formaggio, come nella ricetta della carne cruda all’albese, vini rosati leggermente più alcolici,come un Negramaro Rosato. Se sono cucinati in zuppe o creme richiedono vini bianchi morbidi, aromatici. Se usati per condire risotti o pastasciutte vini bianchi o rosati morbidi. Se trifolati in padella vini rossi o rosati. Se fritti vini rossi non tannici.

Verdure
Se costituiscono un piatto a sé, se sono cotte, bisognerà distinguere quelle che, come carote, patate, fave, piselli, hanno tendenza al dolce e allora richiedono un vino bianco, rosato o rosso (giovane), purché secco, e quelle che, come cicoria, spinaci, verze, hanno tendenza all’amaro, richiedono un vino bianco o rosso leggermente morbido e non troppo secco.
Le verdure preparate in ricette complesse, come peperoni ripieni, melanzane alla parmigiana, sformati con o senza fonduta seguono le medesime regole di abbinamento valide per i piatti di carne o di formaggio.

Formaggi
Nell’abbinamento vino – formaggio nessuno dei due sapori deve sopraffare l’altro, imporsi in maniera tale da cancellarne le caratteristiche, tanto da farlo dimenticare. Lo scopo non è di smorzare con un sorso di vino la delicata fragranza, ma di esaltarla, sottolinearla, farla assaporare in tutte le sue sfaccettature di sapori.
Con i formaggi freschi, caprini e ovini, si abbinano bene vini bianchi di buona maturità; per i formaggi di media stagionatura si possono proporre vini rossi di media struttura non troppo maturi, mentre quelli a pasta dura stagionati a lungo richiedono vini rossi di buon corpo e maturità. Per tutti i formaggi erborinati e per quelli piccanti si può tentare un abbinamento che può sembrare azzardato per contrasto con i vini dolci, passiti e liquorosi, serviti ad una temperatura non troppo bassa.

Piatto
Vino
Formaggi a pasta fresca Bianco, morbido
Formaggi erborinati Passiti,liquorosi evendemmie tardive
Formaggi fermentati Rosso di medio corpo e buon invecchiamento
Formaggi a pasta dura Rosso di buon corpo e invecchiamento
Formaggi piccanti Rosso di gran corpo o liquoroso

Dessert
Con i dolci e le torte alla frutta e generalmente con tutti i prodotti da forno è consigliabile accompagnare vini leggeri, molto fruttati, come il Moscato d’Asti: in questo caso si ha la possibilità di bagnare a sufficienza il dolce senza ingerire troppo alcool; i dolci al cucchiaio, le creme, le mousse, le torte con ricotta, frutta secca o canditi pretendono vini più impegnativi come i dolci passiti, più o meno giovani, da uve bianche o rosse.
Alcuni di essi se molto intensi e lungamente invecchiati diventano veri e propri vini da meditazione e potranno accompagnare piacevolmente le conversazioni di fine pasto in sostituzione dei liquori e dei distillati,come un Recioto della Valpolicella o un Barolo Chinato.
Con il gelato non si accompagna nessun tipo di vino perché il freddo del gelato rende il palato insensibile.
Con la frutta fresca andranno bene vini sia bianchi, sia rossi, dal profumo abbastanza intenso,anche se personalmente consiglio la frutta non in abbinamento ai vini.La frutta secca,invece,richiede vini bianchi profumati, eccezion fatta per le castagne che pretendono un vino rosso, giovane e fragrante (tipico abbinamento verso novembre è castagne arrostite con vino novello).
Regola fondamentale da tenere sempre a mente : con i dolci vanno abbinati vini dolci, quindi bisogna sempre ricordarsi di non accompagnare MAI lo spumante SECCO a preparazioni dolci !!!


Piatto
Vino
Panettoni e altri prodotti a pasta lievitata Spumante dolce 
Torta paradiso Bianco dolce leggermente aromatico
Crostata di frutta Bianco o rosso dolce, aromatico o fruttato; spumante dolce
Prodotti da forno Passito e liquoroso dolce
Dolci al cucchiaio Bianco dolce e spumante
Creme Crude o cotte Bianco o liquoroso d'invecchiamento
Gelati Nessun vino
Frutta fresca Bianco abboccato aromatico e fruttato
Frutta secca Rosso abboccato aromatico o passito liquoroso
Frutta fresca o macedonia con presenza di agrumi Nessun vino
Cioccolato Vino rosso liquoroso dolce o aromatizzato, distillato

Cosa bisogna evitare
Per riuscire ad ottenere una giusta armonia cibo vino è anche utile sapere che esistono abbinamenti che vanno assolutamente evitati per non incorrere in squilibri gustativi davvero difficili da aggiustare.
Cercate di non servire:
·         vino con piatti conditi con aceto o limone, insalate, sottaceti, carni e pesci marinati, ecc.
·         vino con carciofi crudi
·         vino con macedonie condite con distillati, con agrumi, uva, gelato, ecc.
·         vino liquoroso con carni e selvaggina.
·         vino rosso più o meno importante con crostacei e molluschi.
·         spumante brut con i dolci.

lunedì 20 giugno 2011

Abbinamento Cibo-Vino : Prima Parte

Chiarita la teoria dell’abbinamento cibo-vino, passiamo ad elencare alcuni esempi di abbinamenti, in base alla caratteristica dei cibi.

Aperitivi
Solitamente negli aperitivi abbiamo una molteplicità di preparazioni diverse tra loro, che possono variare dai frutti di mare al formaggio. Gli unici vini in grado di reggere tutto questo ventaglio di sapori sono gli spumanti a rifermentazione in bottiglia (Metodo Classico,come Champagne e Franciacorta). In caso di spumanti millesimati, molto maturi, essi saranno in grado di reggere quasi tutte le portate successive del pranzo ad esclusione del dolce.
Antipasti
Con i frutti di mare e il pesce crudo sono ottimi gli spumanti brut o i vini bianchi giovani e freschi,dotati di un certo ventaglio di profumi. Se si tratta di crostacei, aragoste, scampi e gamberi dal sapore leggermente dolce, sono ottimi i vini aromatici (Gewurztraminer è l’esempio più classico). Con pesce saporito, verdure e carni bianche si possono abbinare vini bianchi più intensi o maturi anche barricati,spaziando da un Soave ad un Verdicchio,a seconda della tipologia delle materie prime; con terrine di volatili o foie gras vanno bene vini abboccati da vendemmie tardive o vini passiti.
Con gli antipasti all’italiana a base di salumi vari, si possono accompagnare i vini rosati o mossi,come Lambrusco e Gragnano. Con canapèés e sandwiche vini bianchi leggeri e freschi; con i paté vini bianchi morbidi e fruttati; con i prosciutti vini bianchi rotondi, freschi,o anche una "bollicina" non troppo evoluta; con i salumi cotti vino rosso secco, sapido, leggermente tannico, caldo,o anche vini rossi leggermente mossi; con i salumi stagionati vino rosato morbido, secco, leggero d’alcol e leggermente fruttato.
Con i piatti a base di uova si dovrà valutare se il loro sapore è dominante: allora si serviranno vini bianchi secchi, morbidi; mentre piatti di uova e pesce o uova e verdura richiedono vini bianchi freschi, morbidi, poco alcolici; uova con aggiunta di carni o di insaccati trovano il loro ideale accompagnamento in vini rossi, secchi, morbidi.

Piatto
Vino
Stuzzichini Spumante secco di ogni metodo
Antipasti magri a base di pesce, insalata di pollo Bianco secco a vena acida, anche leggermente frizzante
Galantine Bianco secco e morbido
Páté Bianco leggermente abboccato
Cocktail di gamberi o di scampi Bianco aromatico
Prosciutto crudo Rosato leggero e sapido
Antipasti all'italiana di salumi crudi (senza sottaceti) Rosato fresco o rosso giovane brioso
Verdure crude in pinzimonio Bianco morbido leggermente profumato
Uova al burro Bianco secco morbido e giovane
Uova al prosciutto e formaggio Bianco di carattere o rosato leggero
Frittate e omelette Rosato di buon corpo

Primi piatti
Di solito con le minestre in brodo non si abbina alcun tipo di vino, mentre con le paste e i risotti è necessario tener conto delle salse e dei condimenti, dunque saranno vini bianchi più o meno intensi, più o meno invecchiati per pesci o formaggi, vini rossi giovani con sughi a base di carne. La regola prevede che i vini che accompagnano i primi piatti debbano essere scelti considerando la portata successiva: non sarà servito vino rosso se dopo seguirà un piatto di pesce, d’altra parte non avrebbe senso proporre un primo o con un robusto e saporito sugo di carne se dopo verrà servito un piatto di pesce.

Piatto
Vino
Minestre in brodo Continuare con il vino servito durante l'antipasto
Minestrone di verdure e pasta e
fagioli
Rosato leggero e sapido
Risotto con i funghi Rosso leggero e brioso
Risotto al Barolo Rosso giovane
Risotto allo spumante Stesso vino utilizzato nella preparazione
Risotto alle verdure Bianco secco morbido
Risotto al pesce Bianco secco strutturato
Risotto con salsiccia Rosso giovane frizzante
Pasta asciutta a base di pescato Bianco morbido, secco o leggermente abboccato
Pastasciutta a base di verdure Bianco secco morbido
Pastasciutta con il pomodoro Rosato
Pastasciutta a base di carne Rosato o rosso giovane e vivace
Sformati e tortini Bianco secco di carattere o rosato leggero

Proseguiremo l'argomento,nel prossimo post,con i secondi piatti,formaggi,dolci ed altro ancora.

martedì 14 giugno 2011

Tecnica di abbinamento cibo - vino

Quando desideriamo abbinare un vino ad un piatto,spesso ci si ritrova in difficoltà.Ecco qui una serie di indicazioni e consigli per l’abbinamento cibo-vino,al fine di non incappare in errori.
La concordanza e la contrapposizione sono i due principi sui quali di basa il metodo dell'Associazione Italiana Sommeliers: la sua adozione riesce a realizzare abbinamenti perfetti o quasi puntando sul gioco delle sensazioni rilevabili attraverso tre livelli di analisi del cibo e del vino: visiva, olfattiva, gusto-olfattiva.

Abbinamento per contrapposizione
La contrapposizione si basa sul contrasto tra due caratteristiche opposte del vino e del cibo, che con l’abbinamento ritrovano il loro equilibrio. Volendo partire dalle caratteristiche del cibo i fattori organolettici “morbidi” che si pongono in contrapposizione alle sensazioni “dure” del vino: sono i seguenti
Sensazioni morbide del cibo
Sensazioni dure del vino
Perchè
GRASSEZZA ACIDITA’, EFFERVESCENZA
L'acidità e le bollicine sono sgrassanti, puliscono la bocca
TENDENZA DOLCE  SAPIDITA', EFFERVESCENZA
La sapidità va a contrastare la tendenza dolce, le bollicine sono “dure”
SUCCULENZA TANNICITA', ALCOLICITA'
Alcol e tannino sono soprattutto caratteri disidratanti, cioè tolgono liquido dal cavo orale. In particolare l'alcol gioca un ruolo importante per la succulenza
UNTUOSITA' TANNICITA', ALCOLICITA'
L’alcol e in particolare il tannino disidratano anche l'untuosità che per quanto viscosa è pur sempre liquida.

Allo stesso modo, alle sensazioni dure del cibo si contrappongono caratteristiche morbide del vino.

Sensazioni dure del cibo
Sensazioni morbide del vino
Perchè
SAPIDITA' ALCOLICITA', MORBIDEZZA
Alcol e glicerina smorzano la durezza del sale
TENDENZA ACIDA          ALCOLICITA', MORBIDEZZA
Alcol e glicerina attenuano la sensazione acida
TENDENZA AMAROGNOLA ALCOLICITA', MORBIDEZZA,  DOLCEZZA
se la morbidezza non è sufficiente
Alcol e glicerina attenuano la sensazione amarognola.
   
Abbinamento per concordanza
La concordanza prevede invece che una o più caratteristiche del vino e del cibo si assecondino a vicenda, senza cercare il contrasto. Si tratta sempre di sensazioni molto forti, che potrebbero, se non assecondate, determinare uno squilibrio dettato dal predominio del cibo sul vino o viceversa.

Caratteristiche del cibo
Caratteristiche  del vino
Perchè
DOLCEZZA DOLCEZZA Su cibi dolci (che hanno zuccheri) ci vogliono assolutamente vini dolci. Il vino dolce può bilanciare le sensazioni dure del cibo quando la morbidezza da sola non ce la fa.
STRUTTURA      STRUTTURA
Per evitare il predominio di uno sull’altro
PERSISTENZA GUSTO-OLFATTIVA PERSISTENZA AROMATICA INTENSA (P.A.I.)
AROMATICITA’ INTENSITA’ OLFATTIVA, P.A.I.
SPEZIATURA INTENSITA’ OLFATTIVA, P.A.I.


Nel prossimo analizzeremo nel dettaglio,con i relativi esempi gastronomicii,la tecnica di abbinamento cibo-vino.

mercoledì 8 giugno 2011

Tempo d'Estate...Tempo di OFFERTE !!

Cari amici,a distanza di un mesetto circa,riprendo confidenza con il blog proponendovi una serie di offerte promozionali veramente vantaggiose su vini di qualità provenienti da tutta Italia.  
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